Domanda:
Ascoltare un sacco di musica fa bene o male ad un musicista?
Voce del Diavolo
2010-08-23 07:13:31 UTC
Io ascolto un sacco di musica, classica,classica contemporanea,jazz,free jazz,fusion,folk,prog rock,prog metal,black,death,power,folk metal e tanti altri...è un bene secondo voi o un male? a volte penso che conoscere troppa musica faccia porre più domande all'artista su cosa fare ecc.

Spero di esseremi spiegato abbastanza bene :)
Otto risposte:
2010-08-23 07:39:11 UTC
Più che altro dipende dalla qualità dell'ascolto...se si ascolta tanta musica in malo modo fa "male" nel senso che volendo suonare non si capisce bene a cosa ispirarsi, e si hanno le idee molto confuse. Se si ascolta musica con criterio, allora si possono trarre insegnamenti utili e per suonare e per altro. Ascoltare tanta musica per passare il tempo o per farsi fighi non serve ascoltarne anche poca ma BENE da un notevole giovamento, ancor più se si è musicisti.
2010-08-23 15:14:26 UTC
Forse sarà vero che un musicista non dovrebbe ascoltare musica, ma non ascoltando musica ci perderesti in tutti gli altri campi dell'esistenza umana, e anche nella nonesistenza dato che il pensiero supera l'azione
?
2010-08-23 14:30:26 UTC
Io credo che la musica ascoltata influenzi il musicista nel percorso di scrittura di un brano. Un' influenza che può essere positiva o negativa. Positiva quando riesci ad unire i vari generi in qualcosa di nuovo, di sperimentale e alternativo. Negativa quando ci si limita ad una "copia" di questo e quell'altro riff che ci ha colpito. Mi sono spiegata?



Più musica conosci più domande ti poni, questo è vero. Ma solo gli ignoranti non si pongono mai domande, e sono proprio quelle domande che ti spingono a migliorare. Ok?
¢ℓαυ∂ια (υи∂ιѕ¢σνєяє∂ ѕσυℓ)
2010-08-23 14:46:17 UTC
Ovvio, no? Non può che giovare.... spaziare tra diversi generi, oltre a fornire una CULTURA musicale variegata, serve all'artista anche per trarne molta più ispirazione e sperimentare nuovi arrangiamenti.



Il discorso del plagio è un'altra storia: riprendere sonorità da un brano non lo è. Se invece ricopi TUTTA la musica o il testo, allora lo è eccome. D'altronde, le note a disposizione sono quelle, e fornendo un campo d'azione limitato è impossibile non imbattersi in qualcosa di già fatto.
?
2010-08-24 09:31:16 UTC
+2
2010-08-23 14:38:03 UTC
sembra un paradosso ma potrebbe anche darsi, spesso infatti mi metto a scrivere testi per i pezzi con una banalissima melodia in testa che intanto aumenta di livello fino a diventare una canzone dei bluvertigo . spesso mentre scrivo plagio involontariamente ma il plagio c' è e reinizio da capo ma non ci riesco più perchè quella canzone non me la riesco più a togliere dalla testa . MA TUTTO QUESTO HA UN SENSO PER ME MA FORSE NON PER TE. è una cosa altamente personale che non si può teorizzare inglobando tutti gli esseri in una semplice definizione . chiaro? m purtroppo per me nonostante questi miei limiti non smetterò mai di ascoltare musica...magari imparerò a sfruttare il plagio.

si in effetti la parola plagio è piuttosto grossa, diciamo somiglianze.

la teoria di wizzy per come le cose sono andate è accaduta, pensiamo ai prestorici . o se portiamo la ccosa alla modernità si produrrebbe un qualcosa di atonale, banale, privo di idee sul suono e l'uso degli strumenti.

bisogna sfruttare il passato per creare un futuro
?
2010-08-23 14:25:09 UTC
guarda anchio ascolto un pò di tutto e suono la batteria...molto spesso mi ispiro a pezzi o assoli che sente nelle canzoni e da li riesco a tirare fuori del mio...avere un repertorio musicale ampio non può che essere un vantaggio! :)
2010-08-23 14:27:21 UTC
malissimo, i musicisti non dovrebbero mai ascoltare musica, nemmeno la propria.

chiunque abbia mai sentito una sola canzone in tutta la sua vita non potrà mai fare musica.


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