Ho tutta la discografia originale, sia sua solista che dei Velvet Underground. Ultimamente ho letto I Velvet Underground e la New York di Andy Warhol.
Lou Reed è un artista Proto-punk (come anche David Bowie, Iggy Pop, Tom Verlaine dei Television, Johnny Thunders degli Heartbreakers e dei New York Dolls ecc), , ovvero uno di quei volti che hanno preceduto ed ispirato le stilistiche sia musicali che estetiche del movimento, che sarebbe scoppiato solo dieci anni dopo dall'uscita di uno degli album più importanti di questo secolo: The Velvet Underground & Nico, che in primo momento non destò particolare riscontro nel pubblico, cosa che sarebbe accaduta soltanto diversi anni dopo, con la notorietà di Reed solista e le sue collaborazioni con Bowie e Ronson.
Lou Reed solista è assolutamente camaleontico, capace di suonare una musica dura, basti pensare alla splendida Leave me alone dal bellissimo album Coney Island Baby, a tracce molto dolci e pacate.
E' un artista assolutamente completo che riesce a stupire persino a distanza di trent'anni. Ecstasy ne è la prova.
Impossibile non citare album come:
Transformer (secondo album da solista, uscito nel 1972, prodotto da D. Bowie e Mick Ronson), Berlin, uscito l'anno dopo di Transformer, Coney Island Baby, The Bells (da cui la stupenda traccia dallo stesso nome dell'album, che a mio parere è tra le più belle di sempre dell'artista), Magic and Loss ecc.
Vorrei aprire una piccola parentesi su Transformer: Solitamente chi si avvicina ad un album tende a preferire i brani più orecchiabili a quelli più complessi. Perfect Day, Walk on the wild side e Satellite of love sono delle tracce splendide senza tempo, ma considero tracce come Make up, Vicious, Goodnight Ladies, Wagon Weel ed Andy's chest dei veri e propri gioiellini.
Non sono affatto d'accordo con chi dice che non rendeva nei Velvet. Semplicemente penso che certi non riescano a masticare bene la musica dei Velvet, alle volte ostica e sperimentale (che personalmente amo senza frontiere)