Il fatto è che semplicemente un tempo la gioventù non si sarebbe mai posta simili domande. Noi viviamo nell'ovattamento e nella noia contemplativa post-moderna e ancor prima della maggior età diventiamo paladini del decadentismo e poetici sognatori di mitiche e ancestrali epoche d'opulenza culturale e quindi anche musicale. I giovani degli anni '70 rifiutavano le generazioni precedenti e tutto ciò che rappresentavano, non si sarebbero mai sognati di idolatrare Sinatra. E questo è stato il principio del rock, non confondiamoci con le giacche e le cravatte dei Beatles e i recuperi dotti del progressive. Il rock è nato col "roll over Beethoven". I genitori dei ragazzi lanciavano ai propri figli i dischi dalle finestre. Perfino il nazional popolare De Andrè (che guai a toccarlo agli Italiani) impediva a suo figlio di ascoltare i Rolling Stones, che potevano aver composto Sympathy for the devil, ma non erano certo membri dell'Inner Circle.. Noi invece stiamo qua ad ammirare i gruppi dei nostri padri, a definirli inarrivabili, mitici, unici. Quello che credo io è che molte affermazioni del genere provengano da adolescenti con padri ottusi o da nerd completamente tagliati fuori dalla scena, che non escono, non vanno ai concerti, non sanno che c'è realmente gente che la loro musica la ascolta e la segue in modo attivo. Loro stanno a casa a spararsi discografie e a criticare la società, sono gli incompresi. E magari non sanno che i gruppi che ammirano a loro volta erano stati underground quanto quelli meritevoli attuali. Il mio gruppo preferito sono i Pink Floyd ma nè li ritengo inarrivabili, nè mitici, nè perfetti. Come tutti gli "autodidatti" ho attraversato ormai da tempo il periodo passatista, necessario a mio avviso, e l'ho felicemente superato, ora la musica del nuovo millenio occupa la maggior parte dei miei ascolti.
Io condividuo il principio che il nano sulle spalle del gigante possa vedere più lontano del gigante stesso, ovvero che avere a disposizione tutta la musica del passato ed in più quella contemporanea con relative innovazioni tecnologiche sia un notevole vantaggio. Ad ogni modo la trovo una speculazione abbastanza oziosa e mi stupisco che ancora qualcuno non la ritenga ovvia, lasciando perdere il fascino del vinile e altre ciance da bar.
Per quanto riguarda il Black Metal, torno a ripetere che si tratta di un tipo di musica dalle due facce. Da un lato la seduzione musicale delle sue fantastiche sonorità, dall'altro la completa idiozia di chi lo suona. Forse ho valori diversi dai vostri ma a me non fa piacere adulare una figlio di puttàna che va in giro a bruciare chiese, ammazzare colleghi e disseppellire cadaveri. E' una persona disturbata, non lo trovo divertente come voi. Mi fa schifo chi prende ad accettate le bambine, chi squarta capretti ai concerti, chi suona insanguinato, chi fa sacrifici e persino che si dipinge la faccia e va a farsi i video nei boschi. Non lo trovo fìgo nè ammirevole, nè alzo le spalle con "vabbè dai, che te ne frega, è solo musica". Sì, se solo limitassero le loro turbe alla musica. In ogni caso è anche sbagliato fare di tutta l’erba un fascio, però va riconosciuto che a livello di tematiche ed estetica musicale e figurativa (mai visto un genere tanto stereotipato) siamo a livelli di un infantilismo sconcertante. Tutte le volte che guardo le immagini dei gruppi BM mi cascano i maròni. Si può essere davvero così pischelli a una certa età? Si può parlare di morte, Satana e depressione mentre tua mamma ti chiama dicendoti: “Muoviti, è pronto in tavola!”? Ecco, bisognerebbe un po’ depurarsi da certi atteggiamenti e clichè senza perdere il fascino delle musiche.
Difficile vedere il black metal fra quarant'anni visto che mediamente i generi contemporanei stanno in voga per al massimo un decennio, poi vengono fusi, trasfusi e riappiccicati in una nuova forma.