La differenza è insita nel sistema di Amplificazione del segnale audio, se a Valvola Termoionica (valvolare) o a Transistore, solitamente al germanio (quello che tu chiami "ampli normale").
Il Transistor è nato come imitazione molto più pratica, moderna ed economica del sistema valvolare; agisce allo stesso modo di un amplificatore valvolare, ma non ha alcune caratteristiche naturali delle valvole, come la pasta sonora e le "armoniche" tipiche. In norma un amplificatore a valvole costa molto più di un transistor, anche perchè dentro ad esso ci sono per lo meno 200€ solo di preamplificazione e finale valvolari.
Gli "ibridi" di cui parla David Ellefson sono dei Valvestate, e sfruttano le due tecnologie per avere la massima versatilità. Un buon esempio sono le nuove testate Roland.
C'è chi preferisce i valvolari per il semplice timbro, ma non è detto che siano "migliori" in assoluto, dipende da come sono stati studiati. Io preferisco i Fender, completamente diversi dai U.S. Marshall.
Se devi suonare in luoghi chiusi, dove non sono necessari grandi volumi, è molto meglio un transistor. I valvolari hanno una particolarità, vengono sfruttati come tali solo se li porti ad un volume relativamente alto (minimo 7 su 10).
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David Ellefson,
"solo che possono amplificare di più il suono ancora più forte di esse,ma a scapito della qualità del suono,infatti nessun grande artista usa questo tipo di ampli.Hanno il vantaggio di essere più piccoli e meno costosi delle valvole,quindi vengono usati quasi sempre sui ampli da studio,cioè quelli dalla potenza minore di 50 w,più o meno."
Cazzata.
Il taraggio dei Watt (in R.M.S.) è lo stesso, e i grandi Artisti usano entrambi, è relativo alle necessità.
Tral'altro i valvolari dalla bassa potenza, come il Singleman Brunetti, sono spesso Classe A+, i migliori sul mercato.