Sono esattamente daccordo con Laura.
Diciamo che in classifica o in radio di solito entrano artisti o brani pompati dalle case discografiche, cantanti in cui conta piu' il nome di cosa dicono, e su questo hai ragione.
Ma di musica italiana di un certo livello ne esisteva e ne esiste, come ne esiste di artisti stranieri
lavori di qualita' spesso relegati nei circuiti indie o underground.
Perche' devi tener presente che su 100 persone solo una minoranza ha gusto critico, segue la musica o va a cercarsela.
La maggioranza si lascia sedurre da cio' che gli impongono mercato, le majors o le radio nazionali e quindi non fa' altro che lasciarsi trascinare.
Nel senso che appoggio il tuo discorso (sulla diffusa ignoranza musicale) ma non posso ammettere che tutti gli artisti italiani facciano schifo.
Perche' non e' cosi'.
Personalmente ascolto molta musica indie o poco conosciuta ai piu'.
Spesso vengo qua' e nessuno sa valutarla per quello che' e'.
Non si vuole rischiare.
Molto meglio affidarsi ai piu' facili e stranominati Vasco, Ligabue, Queen o Nirvana.
Che ormai non sono altro che il passato, e neppure molto onorevole.