Non sono mai stato un grande fan della musica italiana ma alcuni artisti sono di altissimo livello.
Non conoscendo a fondo le discografie, comunque, mi limito a segnalare i nomi.
Andando sul classico (anni '60 / '70) i miei preferiti sono:
- Adriano Celentano, un artista enorme, coraggioso e innovativo (uno che, fra le altre mille cose, nel 1972 ha cacciato fuori "Prisencolinensinainciusol", dev'essere per forza un genio!). E se parliamo di testi, l'Adriano nazionale è uno dei migliori in assoluto (vedere "Mondo In Mi7", per esempio).
- Rita Pavone, una forza della natura, voce da paura ed energia da vendere.
- Mina, semplicemente la più grande cantante vivente.
Un po' più "recente", ammiro moltissimo il primo Edoardo Bennato, musicista poliedrico ed estremamente interessante, almeno nei primi album.
Sul fronte "gruppi", impossibile non citare la PFM (vuoi un brano che faccia emozionare anche i sassi? "Impressioni Di Settembre" è quello che cerchi), il Banco Del Mutuo Soccorso e i Goblin.
Considero anche i primi Litfiba (almeno fino a "El Diablo" compreso) un gruppo fondamentale e dal sound assolutamente originale.
Sul fronte "testi / poesie", come non rivolgersi alle introspezioni di Fabrizio De Andrè, alle provocazioni dei Nomadi e alla cultura mistica di Franco Battiato? Quest'ultimo è anche uno dei musicisti italiani più brillanti ed eclettici di sempre.
Potrei anche citare Angelo Branduardi e il suo stile fiabesco, Roberto Vecchioni e la sua lucida visione della realtà, Alberto Camerini e il suo essere in bilico fra visioni fantastiche e poesia pura.
Ripeto, non sarò un esperto in materia ma rileggendo i nomi qui sopra, si può dire che, fra gli italiani, le mie preferenze vanno a quelli capaci di non essere banali, di avere uno stile proprio e inconfondibile e quindi di meritare tutto il mio assoluto rispetto.